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Immoto.

Dettaglio da ‘Memoria di lavoro’, di Franco Duranti[1] : tratto dalla mostra ‘Glossario clinico di Psichiatria per Immagini’ – Pavia, ‘Hangart Studio’ 8 – 23 ottobre 2022.

 

 

“Sistema 1. Opera in fretta e automaticamente, con poco o nessuno sforzo e nessun senso di controllo volontario.

 Sistema 2. Indirizza l’attenzione verso  le attività mentali impegnative che richiedono focalizzazione, come i calcoli complessi.”[2]

“ Ci vuole più tempo a dire ‘sistema automatico’ che ‘sistema 1’ e quindi la prima  espressione occupa più spazio nella nostra memoria di lavoro. Qualunque cosa occupi la memoria di lavoro riduce la nostra capacità di pensare.”[3]

 

 

Nessun riguardo, quindi, all’avvio del lavoro visto che la capacità del pensiero di informare sui limiti della propria competenza non è una caratteristica della coscienza.

E’ l’inconscio, evidentemente, a fornire questo messaggio non ambiguo e abbastanza rapido : la cui comunicazione, tuttavia, dipende da quanto la coscienza si ritiene indipendente dall’avvio del pensiero.

Ogni formazione reattiva[4] è logicamente solo secondaria ad un iniziale giudizio sull’offerta cui si riferisce.

 

 

Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 6 febbraio 2023

 

 

[1] Le informazioni biografiche sono tratte dalla brochure fornita in occasione della mostra// Franco Duranti ha una formazione accademica di Belle Arti e del Conservatorio di Musica di Milano : il suo lavoro si fonde con una ricca attività di Arte terapeuta in ospedale (Milano, Pavia, Legnano). Nel 1988 inizia una lunga ricerca per dare vita ad un ‘Glossario Clinico di Psichiatria per Immagini’ – si tratta di taccuini di lavoro – terminata solo nel 2021 e che parte dalla osservazione sul campo dei pazienti che frequentano i Laboratori d’Arte all’interno delle Unità sanitarie : si tratta di uno studio rivolto al disagio ed agli aspetti emotivi, …con un linguaggio grafico fortemente calligrafico, forte di un percorso attivo di incisore.

[2] ‘Pensieri lenti e veloci, D. Kahneman (2011) Mondadori Libri SpA, p.25 / Per ‘Sistema 1’ e ‘Sistema 2’ D. Kahneman cita ‘Individual Differences in Reasoning. Implications for the Rationality Debate’, K. Stanovich e R. West in ‘Behavioral and Brain Sciences’, 23, 2000.

[3] ‘Pensieri lenti e veloci, D. Kahneman (2011) Mondadori Libri SpA, p.37

[4] ‘L’Io e l’Es’, S.Freud (1922) in ‘OSF – Vol. IX’ Bollati Boringhieri 2020, pgg.496-498

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