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…c’è poco da ridere!

‘Prometeo incatenato’[1] a Siracusa.

Gli dèi si muovono su un binario morto che resta in primo piano, nello spettacolare allestimento scenico di Federica Parolini per ‘Prometeo incatenato’ di Eschilo, Stagione teatrale 2023 – Siracusa, ‘Teatro Greco’.

 

 

Forse anche il Titano Prometeo – sulla scena un solidissimo e capace Alessandro Albertin[2] - deve avere pensato che agli dèi manca ‘sense of humour’.

“Era tutto un darsi da fare senza lume di mente”, Prometeo a gran voce rinfaccia al pubblico dall’alto della rocciosa e desolata Scizia, qui una minacciosa ma defilata torre-silos a cui è stato incatenato.

Perché, quando ancora agli umani era concesso di stare in presenza degli dèi, Prometeo volle sfidare l’intelligenza del sommo Zeus : che scegliesse per primo quale parte del bue appena sacrificato voleva tenere per sè! E  Zeus prese subito quello che appariva meglio confezionato, ma che invece era stato riempito di scarti… Gli umani si tennero quindi la parte migliore.

Uomini troppo scaltri per gli dèi stava forgiando in realtà Prometeo demiurgo, e Zeus volle togliere agli umani la memoria della scintilla che può ripetere il fuoco, sparse i mali nel mondo con la debole Pandora e condannò Prometeo alle catene, preda di un rapace insaziabile.

“Narrerò, non ad umiliare gli esseri umani, ma a svelare fino in fondo l’affetto che mi dettava quei doni. Anche prima di me guardavano[3], ed era cieco guardare; udivano suoni, e non era sentire… Fu mia, ed a bene degli uomini – prosegue a gola spiegata l’eroe dalla lontana torre - l’idea del calcolo, primizia d’ingegno, e fu mio il sistema di segni tracciati, Memoria del mondo, fertile madre di Muse.”[4]

L’ingresso della folle Iò, de-mente che si è lasciata trasformare in ‘vacca’ da Era la degna consorte di Zeus, non fa che confermare la imputabilità di una delega della propria memoria ad altri, che passa immediatamente a schiavitù senza futuro : ma Prometeo[5] sa già delle prossime vicissitudini della sbandata Iò la quale solo per caso si renderà progenitrice di quelle genti Ionie che, con la loro sollevazione otterranno aiuto da Atene fino a liberarsi dal dominio persiano, e di Eracle che finalmente grato a Prometeo lo libererà, schioccando un’unica freccia sul rapace insaziabile.

La questione solo umana del ‘tempo’, a cui Prometeo fa riferimento nell’eccezionale monologo che è fulcro del testo, è in realtà la questione del ‘lavoro’ che i mille doni del Titano hanno sterilizzato e svuotato di energia, perché la memoria di ognuno non può fare la sua parte.

Co-imputabile dunque, ma incredibilmente, con lo stesso Zeus per la ingenuità degli dèi ed a loro discapito, Prometeo ha introdotto fra gli umani la pigrizia, fattore di costi imprevedibili e gravissimi, dalle molte forme.

Forse questo il segreto tanto atteso da Zeus che Prometeo non fece in tempo a rivelare ?

 

 

Marina Bilotta Membretti, Cernusco sul Naviglio 27 luglio 2023

 

 

[1] ‘Prometeo incatenato’ Stagione teatrale 2023 ‘Teatro Greco’ Siracusa www.indafondazione.org Regìa : Leo Muscato; Traduzione : Roberto Vecchioni; Scene : Federica Parolini; Costumi: Silvia Aymonimo; Coreografie : Nicole Kehrberger; Musiche: Ernani Maletta; Direzione del coro: Francesca Della Monica; Responsabile del coro : Elena Polic Greco; Principali interpreti : Alessandro Albertin, Deniz Ozdogan, Michele Cipriani, Alfonso Veneroso, Pasquale di Filippo, Silvia Valenti, Davide Paganini; con la partecipazione delle Allieve della ‘Accademia d’Arte del Dramma Antico’ di Siracusa.

[2] Alessandro Albertin è attore professionista ed allenatissimo ciclista : nato a Padova nel 1972 si è diplomato nel 1999 presso la Scuola d’Arte Drammatica ‘Paolo Grassi’ di Milano. Ha lavorato con Virginio Gazzolo, Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai, Paola Gassmann, Gigi Proietti (‘Romeo e Giulietta’, 2003), Franco Branciaroli (‘Finale di partita’ 2005), Alessandro Gassmann, Damiano Michieletto (‘Il ventaglio’, 2012). E’ autore di alcuni testi teatrali che sta portando in scena con successo per ‘Spazio Mio Teatro’ di Milano : ‘Lo Sbarco in Normandia, i segreti di una vittoria’; ‘Marco Pantani, il campione fuori norma’; ‘Perlasca. Il coraggio di dire no’.

[3] ‘L’acquisizione del fuoco’, S.Freud (1931), Traduzione di Giacomo B. Contri (1985) pro-manuscripto.

[4] ‘Prometeo incatenato’, Eschilo / Garzanti Editore SpA 2022, Traduzione di Ezio Savino con testo originale a fronte; pp. 38-39.

[5] Prometeo è ‘colui che pensa prima’ e forse troppo presto, così come Epimeteo suo fratello è ‘colui che pensa dopo’, cioè tardi.

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